La vendita di oro è prima di tutto una questione di fiducia. Soprattutto quando si tratta di vendere i gioielli di famiglia, è importante chiedersi se l’acquirente meriti la nostra fiducia. Un aiuto in tal senso è l’obbligo di registrazione per gli acquirenti a titolo professionale. Il Controllo dei metalli preziosi fornisce inoltre alcune raccomandazioni che permettono di riconoscere e quindi evitare gli acquirenti di oro vecchio poco seri.
Volete vendere i gioielli della nonna? Un’occhiata in Internet, sui giornali o addirittura nella bucalettere dimostra che vi sono innumerevoli acquirenti di oro vecchio. Alcuni di loro sono purtroppo poco seri, e acquistano i gioielli al di sotto del loro valore oppure affermano che le pietre incastonate non abbiano alcun valore. Come fare per riconoscere gli acquirenti seri? Quali altri aspetti bisogna considerare se si vogliono vendere dei gioielli? Le seguenti raccomandazioni forniscono un aiuto.
Raccomandazioni del Controllo dei metalli preziosi per la vendita di oro vecchio
1. Fare attenzione quando si sceglie l’acquirente
- Scegliere un acquirente o un negozio specializzato che dispone di un proprio locale di vendita e/o gode di buona reputazione da anni. In caso di reclamo o problemi vi è così una persona di contatto.
- Vendere i vostri metalli preziosi ad acquirenti chiaramente identificabili che siano registrati o che dispongano di un’apposita patente di acquirente. Sul sito dell’UDSC, precisamente sulla pagina del Controllo dei metalli preziosi, vi è un elenco degli acquirenti a titolo professionale (pdf). Attenzione: se il valore totale degli acquisti è inferiore a 50 000 franchi all’anno, gli acquirenti non soggiacciono all’obbligo di registrazione o di ottenimento di una patente (ulteriori informazioni nel riquadro più in basso).
- Anche gli acquirenti titolo professionale ambulanti devono indicare nelle loro inserzioni e nei loro volantini che dispongono di una patente o che sono registrati. Si raccomanda di non vendere ad acquirenti che non siano chiaramente identificabili sulla base delle indicazioni che forniscono.
- Diffidare degli acquirenti che propongono visite a domicilio o che vogliono portare con sé i gioielli per stimarli.
2. Prendere tempo
- Richiedere diverse offerte.
- Non lasciarsi indurre alla vendita se non si è convinti.
- Essere particolarmente prudenti in caso di offerte troppo allettanti, per esempio se il prezzo offerto supera nettamente il valore del metallo prezioso.
3. Farsi rilasciare una ricevuta
- Gli acquirenti registrati o che dispongono di una patente devono rilasciare una ricevuta, sulla quale indicano, tra l’altro, i dati dell’acquirente e del venditore, la descrizione dei gioielli, il peso, il titolo e il prezzo di acquisto. La ricevuta deve essere firmata sia dall’acquirente sia dal venditore. Se l’acquirente non vuole rilasciare una fattura, rinunciare alla vendita.
4. Fare attenzione in caso di gioielli con pietre preziose od orologi particolari
- Generalmente gli acquirenti poco seri affermano che le pietre incastonate nei gioielli sono false e prive di valore, anche se in realtà si tratta di pietre preziose.
- In caso di gioielli con pietre preziose vere, l’acquirente deve togliere le pietre grandi dal castone prima di pesarle. In seguito deve restituirle al venditore. Se ciò non è possibile sul posto, la consegna delle pietre avviene dietro ricevuta ed è documentata con delle foto del gioiello.
- Gli orologi d’oro e le monete d'oro Vreneli possono essere delle vere e proprie rarità, ciò significa che il loro prezzo di vendita può essere superiore a quello del semplice prezzo dell’oro della cassa e della moneta stessa.
5. Prepararsi alla vendita
- Informarsi sul corso dei metalli preziosi. Questa informazione, insieme al peso e all’indicazione del titolo sul gioiello stesso, permette di valutare all’incirca il valore dell’oggetto da vendere. Il titolo, espresso in millesimi, indica la proporzione di metallo prezioso contenuta nel gioiello (p. es.: «750» indica che contiene 750 millesimi ovvero il 75 % di oro).
Seguendo queste raccomandazioni, è possibile evitare i tranelli e i raggiri da parte di persone poco serie. Qualora si abbia comunque l’impressione di essere stati imbrogliati, è possibile sporgere denuncia alla polizia (ciò non rientra nelle competenze del Controllo dei metalli preziosi).
Obbligo di registrazione o di ottenere una patente per gli acquirenti a titolo professionale
Dal 1° gennaio 2024 gli acquirenti a titolo professionale di vecchi metalli preziosi devono registrarsi presso il Controllo dei metalli preziosi o disporre di un’apposita patente. «A titolo professionale» significa che l’acquirente acquista vecchi metalli preziosi per almeno 50 000 franchi all’anno. Al momento circa 360 acquirenti sono registrati o dispongono di una patente. Essi sono obbligati a identificare i propri clienti e a documentare gli acquisti. Con queste misure si evita che metalli preziosi provenienti da fonti non identificabili o addirittura illegali entrino nel mercato regolare. Gli acquirenti che non adempiono questo obbligo possono essere denunciati e puniti, così come gli acquirenti che operano «a titolo professionale» ma che eludono la registrazione o acquistano oro vecchio senza disporre di una patente.
Agli acquirenti che non operano a titolo professionale (ovvero che non raggiungono il limite di 50 000 franchi all’anno) si raccomanda di osservare gli stessi obblighi di diligenza previsti per gli acquirenti a titolo professionale: identificare i clienti e documentare gli acquisti.