L'origine non preferenziale si applica laddove, all'atto dell'importazione e dell'esportazione, le merci sono soggette a misure economiche esterne. Essa costituisce la base per l'applicazione della nazione più favorita (MFNC) [1], o per l'applicazione di molteplici misure di politica commerciale come ad esempio i dazi antidumping o compensativi, gli embarghi commerciali, le misure di salvaguardia e di ritorsione, le restrizioni quantitative (contingenti tariffali), le statistiche del commercio, l'autenticazione dell'origine di un prodotto, ecc.. Essa non è tuttavia correlata a preferenze tariffali (origine preferenziale) concesse nell'ambito degli accordi di libero scambio.
[1] Clausola della nazione più favorita: parità di trattamento per gli altri. In base agli accordi OMC, i Paesi non possono, per principio, discriminare i propri partner commerciali. Se un Paese accorda un favore speciale (ad esempio, riducendo il dazio tariffali su uno dei suoi prodotti), farà lo stesso per tutti gli altri membri dell'OMC.
Vigilanza
La DGD esercita la vigilanza degli uffici emittenti delle Camere di commercio in Svizzera e nel Principato del Liechtenstein.
Competenze
Gli uffici emittenti rilasciano certificati d'origine a persone e imprese che fabbricano o commercializzano merci e hanno il proprio domicilio o la propria sede nella loro giurisdizione. Tali certificati non possono essere utilizzati ai fini di uno sdoganamento preferenziale, a prescindere dal fatto che la Svizzera abbia concluso o meno un accordo di libero scambio con il Paese importatore.
Per domande relative alle regole d'origine non preferenziali, gli operatori economici si rivolgono direttamente agli uffici emittenti competenti delle Camere di commercio.