Il 1° gennaio 2025 l’Ufficio federale della dogana e della sicurezza dei confini (UDSC) attiverà sull’ ePortal della Confederazione la nuova piattaforma per le imposte di consumo «Taxas». La piattaforma è di facile utilizzo per i clienti e consente di semplificare la procedura per l’elaborazione digitale dei tributi. Caroline von Riedmatten, epic owner per quanto riguarda le restituzioni della tassa sul CO₂ e l’imposta sugli oli minerali, ci ha parlato in un’intervista delle ultime novità nell’ambito della trasformazione digitale e dei vantaggi che apporterà il nuovo servizio.
Via alla piattaforma per le imposte di consumo «Taxas»: la restituzione della tassa sul CO₂ sarà il primo servizio offerto
26. novembre 2024, Alain Dulio
Con l’introduzione di «Taxas» l’ambito Tributi disporrà di una nuova piattaforma nel quadro della trasformazione digitale dell’UDSC. Cosa succederà il 1° gennaio 2025?
Dal 1° gennaio 2025 le imprese esenti dalla tassa sul CO2 non dovranno più presentare la loro domanda di restituzione in formato cartaceo, ma potranno utilizzare la piattaforma online per le imposte di consumo «Taxas». Secondo quanto pianificato, la prima a essere introdotta su «Taxas» avrebbe dovuto essere l’imposta sugli oli minerali. Tuttavia, dato che il 1° gennaio 2025 entrerà in vigore la riveduta legge sul CO₂, abbiamo deciso che il primo servizio a essere offerto sulla piattaforma digitale sarà proprio la restituzione della tassa sul CO₂.
Quali sono le conseguenze della riveduta legge sul CO₂ sulle restituzioni della tassa?
Ad oggi soltanto le imprese attive in determinati settori possono essere esentate dalla tassa sul CO₂. A partire dal prossimo anno, questo criterio non verrà più applicato e tutte le imprese economicamente attive potranno potenzialmente richiedere una restituzione della tassa. Di conseguenza, è previsto un aumento del numero dei clienti. Se finora le imprese che hanno richiesto una restituzione sono state circa 1500, l’Ufficio federale dell’ambiente (UFAM) prevede che, con l’entrata in vigore della riveduta legge sul CO₂, questa cifra possa salire fino a 4000. La procedura attuale prevede numerose pratiche burocratiche e l’utilizzo di diversi canali di comunicazione. Se fosse mantenuta, per noi sarebbe praticamente impossibile gestire il crescente numero di domande. La prossima entrata in vigore della riveduta legge sul CO₂ e il desiderio di offrire ai nostri clienti una piattaforma di facile utilizzo sono stati i principali motivi per cui abbiamo deciso di anticipare l’introduzione della restituzione della tassa sul CO₂ su «Taxas». La continua digitalizzazione dei processi ci consente di elaborare le domande in modo molto più efficiente.
Quale procedura devono seguire le imprese per richiedere una restituzione?
All’UDSC ci occupiamo esclusivamente dell’esecuzione della restituzione della tassa sul CO₂, il che significa che entriamo in gioco soltanto in un secondo momento. Le imprese devono prima di tutto richiedere all’UFAM un’esenzione dalla tassa. Per ottenere tale esenzione, un’impresa deve stipulare una convenzione sugli obiettivi con l’UFAM, elaborare piani d’azione e sottoscrivere un impegno di riduzione. Solo in seguito l’impresa può rivolgersi al nostro Ufficio per presentare la domanda di restituzione.
Per poter utilizzare questo servizio digitale, le imprese esentate devono registrarsi sull’ePortal della Confederazione come partner commerciale dell’UDSC e richiedere il ruolo di partner commerciale «CO2 Rimborso». Non appena questo processo di onboarding è terminato, sul portale viene visualizzata la sezione «Taxas» e le imprese possono accedere al servizio digitale.
Quali sono i vantaggi della soluzione digitale per le imprese esenti dalla tassa?
Oltre a consentire un’elaborazione più rapida delle domande, la piattaforma disponibile sull’ePortal offre alle imprese molti altri vantaggi. La possibilità di trasmettere la domanda online permette alle imprese di non dover passare per diversi canali di comunicazione e consente loro di inoltrare la domanda in modo più efficiente. Se nella domanda dovessero mancare alcuni documenti, è possibile inserirli direttamente tramite la piattaforma senza doversi recare personalmente presso uno sportello postale.
Questo servizio online comporta vantaggi particolarmente significativi anche per le imprese che dispongono di più sedi. Se, ad esempio, il luogo di produzione di un’impresa richiede la restituzione della tassa, tale restituzione potrebbe essere erroneamente versata alla divisione finanziaria della sede centrale. La soluzione digitale disponibile sull’ePortal semplifica notevolmente la procedura di attribuzione delle restituzioni in questione.
«Taxas» comporta un incremento dell’efficienza per entrambi i fronti, vale a dire sia per le imprese sia per l’Amministrazione federale, garantendo maggiore trasparenza e tracciabilità. In definitiva, quindi, l’esecuzione digitale delle procedure è in linea con gli sviluppi attuali della società.
In che misura le imprese sono state coinvolte durante la fase di sviluppo della soluzione digitale?
Durante il progetto pilota alcuni dei nostri clienti hanno avuto la possibilità di testare in modo approfondito il nuovo sistema e di suggerire eventuali proposte di miglioramento. In questa fase abbiamo constatato di aver realizzato una piattaforma solida. Ci è stata infatti suggerita solo qualche piccola proposta di miglioramento, che abbiamo integrato con piacere. I clienti hanno apprezzato in particolare la facilità d’uso e la chiarezza della piattaforma. Il merito va ai nostri sviluppatori, a cui rivolgo un sentito ringraziamento per l’ottimo lavoro svolto.
Quali sono le prossime fasi previste per la piattaforma digitale per le imposte di consumo?
Oltre alla restituzione della tassa sul CO₂, desideriamo offrire sulla piattaforma anche la possibilità di richiedere la restituzione degli altri tributi riscossi all’interno del Paese. Nel corso del 2025 prevediamo di introdurre sulla piattaforma anche alcune delle restituzioni relative all’imposta sugli oli minerali e, dal 1° gennaio 2026, di poter offrire su «Taxas» anche la possibilità di restituzione dell’imposta sugli oli minerali nell’ambito della selvicoltura e dell’agricoltura. In futuro seguiranno, senza un ordine preciso, anche l’imposta sulle bevande spiritose e l’imposta sul tabacco nonché altri tributi come la tassa d’incentivazione sui composti organici volatili. Il nostro obiettivo è creare una piattaforma che in futuro consenta di effettuare le restituzioni per qualsiasi genere di tributo, affinché tutti i settori possano trarre vantaggio dall’elaborazione online delle domande.
Signora von Riedmatten, La ringrazio per l’interessante conversazione e auguro a tutti voi buona fortuna per il lancio della piattaforma!