"Duty free" anche per i passeggeri in arrivo: il Consiglio federale approva il messaggio
Berna, 12.03.2010 - Sulla scorta dei risultati della consultazione, in data odierna il Consiglio federale ha approvato, all'attenzione delle Camere federali, il messaggio concernente la legge federale sull'acquisto di merci nei negozi in zona franca di tasse degli aeroporti. In futuro i duty-free-shop saranno accessibili anche ai passeggeri in arrivo. La possibilità di effettuare acquisti in esenzione da tributi all'arrivo dall'estero aumenterà l'attrattiva degli aerodromi doganali svizzeri rispetto agli aeroporti esteri, procurando loro un vantaggio legato all'ubicazione. Il previsto spostamento degli acquisti dall'estero verso la Svizzera permetterà di creare posti di lavoro supplementari e conseguire maggiori ricavi. In un periodo di difficile situazione congiunturale, ciò darà nuovi impulsi all'economia svizzera.
Con il messaggio, il Consiglio federale sottopone alle Camere federali le basi legali affinché anche i passeggeri in arrivo dall'estero, oltre a quelli in partenza, possano acquistare merci in esenzione da tributi. In base al diritto vigente, per concedere l'esenzione occorre che le merci acquistate nei negozi in zona franca di tasse siano esportate dal territorio doganale svizzero. La modifica della legislazione in materia di dogane, IVA, alcool e imposizione del tabacco sotto forma di atto legislativo mantello (legge federale sull'acquisto di merci nei negozi in zona franca di tasse degli aeroporti) getta le basi legali affinché le merci acquistate in tali negozi non debbano obbligatoriamente essere esportate verso il territorio doganale estero, cosicché sia possibile effettuare acquisti in esenzione da tributi anche all'arrivo dall'estero.
L'introduzione degli acquisti in esenzione da tributi all'arrivo dal territorio doganale estero permette di creare in Svizzera circa 60-80 nuovi posti di lavoro. Si stima inoltre che nei negozi in zona franca di tasse sarà possibile conseguire maggiori ricavi pari a 50-60 milioni di franchi all'anno, 20-23 milioni dei quali andranno a favore degli esercenti degli aeroporti sotto forma di affitti in funzione del fatturato.
Non si prevedono svantaggi significativi per il commercio svizzero al dettaglio, dato che permangono le quantità in franchigia all'importazione di alcool e tabacco - i due prodotti più importanti in esenzione da tributi - e che per gli altri prodotti viene applicato un limite di franchigia di 300 franchi. Inoltre, gli acquisti si sposteranno dal territorio doganale estero in Svizzera, anche se con una portata ridotta rispetto agli acquisti attualmente effettuati nelle vicine regioni di confine.
Il progetto garantisce il mantenimento della competitività degli aerodromi nazionali, già peraltro annoverati tra gli aeroporti leader in Europa e nel mondo. Questa posizione va difesa, mettendo a disposizione dei passeggeri e delle compagnie aeree operanti in Svizzera un'infrastruttura interessante. Ciò è particolarmente importante dato che anche il nostro Paese si muove in un contesto economico difficile e che la creazione di nuovi posti di lavoro non è un fatto scontato.
Attualmente è possibile effettuare acquisti in esenzione da tributi all'arrivo in 58 Paesi, cinque di questi si trovano in Europa (Gibilterra, Islanda, Norvegia, Serbia e Turchia).
Risultato della consultazione
Nella sua mozione, il consigliere nazionale Hans Kaufmann (UDC/ZH) aveva chiesto l'apertura dei negozi in zona franca di tasse non solo per i passeggeri in partenza, ma anche per quelli in arrivo. La mozione è stata accolta dal Parlamento. In seguito, da maggio a settembre 2009 il Consiglio federale ha condotto una procedura di consultazione.
La maggior parte dei partecipanti alla consultazione è favorevole al progetto. In particolare, vengono sottolineate le previste ripercussioni positive dell'introduzione del cosiddetto "tax free on arrival" sull'economia, il mantenimento della concorrenzialità degli aerodromi doganali nazionali nel confronto europeo e mondiale, il rafforzamento della piazza turistica elvetica, i vantaggi in relazione alle disposizioni di sicurezza a bordo (dall'11 settembre 2001 sempre più rigorose) e, non da ultimo, l'offerta interessante e comoda per gli stessi viaggiatori. La minoranza dei partecipanti alla consultazione, che si esprime contro l'introduzione degli acquisti in esenzione da tributi all'arrivo dal territorio doganale estero, è dell'opinione che si tratta in primo luogo di un privilegio del traffico aereo che porta a una distorsione della concorrenza nei confronti degli altri generi di traffico. Questo non è dunque conciliabile con le disposizioni sull'uguaglianza giuridica e sulla neutralità concorrenziale ancorate nella Costituzione federale. Essa osserva inoltre che il diritto dell'Unione non conosce il "tax free on arrival" e che il progetto si contrappone agli sforzi della Svizzera per raggiungere la maggiore eurocompatibilità possibile. Infine, non viene dato seguito all'obiettivo della Convenzione dell'Organizzazione mondiale della salute, che prevede il divieto totale della vendita di tabacchi manufatti nei negozi in zona franca di tasse.
Indirizzo cui rivolgere domande
Urs Lüchinger, Direzione generale delle dogane, sezione Veicoli e tasse sul traffico stradale, tel. 031 322 66 63
Pubblicato da
Dipartimento federale delle finanze
https://www.efd.admin.ch/it