Controllo mirato nel commercio online: sequestrati medicamenti, contraffazioni di marchi e armi

Berna, 14.11.2024 - Visto il forte aumento del volume di ordini in negozi online esteri, l’Ufficio federale della dogana e della sicurezza dei confini (UDSC) ha eseguito un controllo mirato in tale settore nell’agglomerato di Zurigo. Gli invii non ammessi all’importazione riguardavano soprattutto medicamenti, seguiti da contraffazioni di marchi e armi.

Con la crescente popolarità degli ordini online aumentano anche i casi in cui, durante i suoi controlli, l'UDSC constata delle irregolarità negli invii in provenienza dall'estero. Per tale motivo, la scorsa settimana, in dieci diverse località dell'agglomerato di Zurigo è stato eseguito un controllo mirato nel settore del commercio online.

Sequestrati quasi 700 invii

Il controllo si è concentrato principalmente su beni che, da un lato, sono vietati all'importazione e, dall'altro, risultano potenzialmente pericolosi. I collaboratori dell'UDSC hanno sequestrato complessivamente 692 invii. In testa vi erano 241 invii contenenti medicamenti, di cui circa un terzo induttori dell'erezione. Benché non rappresentassero la priorità del controllo, sono stati individuati anche 188 invii contenenti presunte contraffazioni di marchi, le quali sono state trasmesse ai rispettivi titolari dei marchi ai fini di una valutazione. Inoltre sono state sequestrate 79 armi all'interno di 61 diversi invii. Principalmente si trattava di kubotan, imitazioni di armi e coltelli, ma anche singole pistole. Sono stati poi sequestrati 51 invii contenenti stupefacenti, 45 invii con 71 puntatori laser e 43 invii con 54 apparecchi non conformi o che causano interferenze di frequenza. Nel complesso, la gamma dei sequestri è stata molto ampia, riguardando ad esempio anche rilevatori di radar, prodotti dopanti o persino, nel settore della conservazione delle specie, olio di fegato di squalo.

A seconda del genere di merce sequestrata si possono constatare diversi Paesi di provenienza: gli invii di medicamenti non ammessi provenivano in primo luogo da India e Cina nonché dalla Germania quale Paese di passaggio, mentre quelli contenenti contraffazioni di marchi, armi, puntatori laser e apparecchi non conformi o che causano interferenze di frequenza provenivano dalla Cina. Gli invii con stupefacenti avevano origine da Paesi diversi.

Ordine di merci vietate: possibili multe e procedimenti penali

Se durante i suoi controlli l'UDSC constata beni vietati all'importazione, procede al loro sequestro e trasmette i casi alle autorità competenti. Armi e stupefacenti sono segnalati alle autorità cantonali di perseguimento penale, i puntatori laser all'Ufficio federale alla sanità pubblica (UFSP), mentre i casi riguardanti medicamenti e prodotti dopanti vengono affidati a Swissmedic o a Swiss Sport Integrity. Gli apparecchi non conformi o che causano interferenze di frequenza vengono invece trasmessi all'Ufficio federale delle comunicazioni (UFCOM). In seguito l'autorità competente decide l'ulteriore modo di procedere nonché eventuali multe e/o procedimenti penali.

L'obiettivo dell'Ufficio federale della dogana e della sicurezza dei confini (UDSC) è garantire la sicurezza globale ai confini. L'UDSC assume funzioni di protezione e controllo, riscuote dazi e tributi nonché contribuisce a circa un terzo delle entrate della Confederazione. Lottando contro la criminalità transfrontaliera e la migrazione illegale aiuta altresì a garantire la sicurezza della Svizzera. Svolge inoltre compiti in circa 100 settori di natura non doganale quali gli agenti terapeutici, la conservazione delle specie o la protezione dei marchi. Il suo mandato prevede controlli di merci, persone e mezzi di trasporto in funzione della situazione e dei rischi.
L'ulteriore sviluppo dell'UDSC si concentra sul programma di digitalizzazione e trasformazione DaziT nonché sulla revisione totale della legge sulle dogane. Lo scopo è rendere maggiormente efficienti i processi al confine attraverso l'armonizzazione, la semplificazione e la digitalizzazione dei processi.


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