Bilancio 2011 dell’Amministrazione federale delle dogane (AFD)
Berna, 07.02.2012 - Il 2011 della dogana è stato caratterizzato dall’apprezzamento del franco, dai flussi migratori in seguito alle rivolte popolari nel Nord Africa, dal turismo degli acquisti e dalla prima partecipazione del Corpo delle guardie di confine (Cgcf) a una missione FRONTEX.
Il turismo degli acquisti ha avuto ripercussioni anche sulla dogana. Infatti, nel 2011 il numero di dichiarazioni doganali nel traffico turistico è aumentato di circa il 30 per cento. Le entrate registrate in questo genere di traffico ammontano a 39 848 162 franchi, mentre nel 2010 erano pari a 28 713 701 franchi. L'incremento delle importazioni di merci ha influito anche sul numero di casi di contrabbando, cresciuto del 36 per cento rispetto all'anno precedente. I controlli del servizio civile e del Cgcf si concentrano tuttavia sul contrabbando organizzato in modo professionale. In questo ambito, nel 2011 gli inquirenti doganali hanno sbrigato 5800 casi, 400 in più rispetto al 2010.
Le entrate del turismo degli acquisti (traffico turistico) corrispondono a una frazione (0,2 %) delle entrate complessive dell'Amministrazione federale delle dogane (AFD). L'anno scorso le entrate dell'AFD ammontavano a 23,47 miliardi di franchi (23,012 mia. fr.)[1], che rappresentano circa un terzo delle entrate totali della Confederazione. Il gettito maggiore proviene dall'imposta sul valore aggiunto con 11,772 miliardi di franchi (10,994 mia. fr.).
Malgrado la forza del franco, il bilancio commerciale svizzero del 2011 ha registrato un'eccedenza da primato. Rispetto al 2010, le esportazioni sono cresciute di circa il 2 per cento, raggiungendo i 198 miliardi di franchi, mentre le importazioni sono rimaste invariate a circa 174 miliardi di franchi (2011: 173,7 mia. fr.; 2010: 174,0 mia. fr.).
Scopo dei controlli doganali non è soltanto la riscossione di tributi, ma anche l'esecuzione di verifiche nel settore sanitario e della sicurezza. Ad esempio le derrate alimentari non più idonee al consumo vengono ritirate dalla circolazione. Nel 2011, il Cgcf e il servizio civile hanno inoltre sequestrato 208 litri (62 l) di «gocce k.o.» (GBL). Tale quantità corrisponde a circa 100 000 unità di consumo. Il GBL è una sostanza quasi inodore e insapore, sovente impiegata a scopo di furto o reati sessuali.
Nel quadro dei controlli doganali, il Cgcf è spesso confrontato con casi di criminalità transfrontaliera o di contrabbando di stupefacenti. L'anno scorso, le guardie di confine hanno consegnato alla polizia 2960 persone (2533), sequestrato 1477 documenti contraffatti o utilizzati abusivamente (1517) nonché 1308 armi vietate (1275).
Situazione migratoria e FRONTEX
La situazione migratoria del 2011 in Svizzera è stata caratterizzata dalle rivolte popolari nel Nord Africa. Inoltre, molte persone che vivevano da tempo in Italia hanno tentato di entrare in Svizzera soltanto nella primavera scorsa. Come già negli anni precedenti, il flusso migratorio si è concentrato principalmente presso il confine meridionale in Ticino. I 3000 migranti (1275) che hanno chiesto asilo sono stati trasferiti nei centri di accoglienza dell'Ufficio federale della migrazione (UFM). 2363 persone (2924) sono state respinte e consegnate direttamente alle autorità estere. Il numero di soggiorni illegali è aumentato (2011: 5614; 2010: 4349). In relazione con le ondate migratorie si constata anche un incremento dell'attività dei passatori; nel 2011 il Cgcf ha registrato 114 (99) casi sospetti di tale attività.
Il 2011 è stato l'anno della prima partecipazione del Cgcf alle missioni dell'Agenzia europea per le frontiere esterne FRONTEX. Complessivamente sono stati inviati 24 collaboratori per un totale di 803 giorni d'impiego. I principali Paesi d'impiego sono stati Italia, Grecia, Bulgaria, Slovenia e Spagna. Il Cgcf ha messo a disposizione di FRONTEX soprattutto specialisti in materia di documenti, veicoli e debriefing.
[1] Le cifre tra parentesi si riferiscono al 2010.
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