Cinque regole da osservare per portare in Svizzera un cane o un gatto

Chi si trasferisce con il proprio gatto o acquista un cane all’estero e lo introduce per la prima volta personalmente in Svizzera, alla dogana deve osservare quanto segue se desidera portare il proprio animale definitivamente nel nostro Paese.

24.02.2021, Yvonne Siemann

Poiché cani, gatti e furetti all’entrata in Svizzera potrebbero introdurre epizoozie come la rabbia, per loro valgono prescrizioni speciali in materia di entrata. Per la dichiarazione dell’animale al momento dell’entrata presso la dogana svizzera bisogna quindi preparare già in anticipo i vari documenti necessari. Inoltre, eventualmente è dovuta l’IVA.

Le seguenti indicazioni concernono soprattutto cani, gatti e furetti che vengono portati personalmente in Svizzera e che non sono destinati alla rivendita. Per gli uccelli e gli altri animali si applicano in parte disposizioni speciali. Importante: il passaggio del confine con oltre cinque animali è considerata un’importazione a scopo commerciale. Anch’essa è pertanto soggetta a prescrizioni particolari. Anche gli acquisti, le donazioni o le adozioni online, dove terzi introducono l’animale in Svizzera, sono considerate importazioni a scopo commerciale. In tal caso è necessario informarsi per tempo prima della prevista introduzione in Svizzera in merito alle importazioni di animali presso l’Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria (USAV).

1. Dichiarare il proprio animale presso l’ufficio doganale in occasione dell’entrata in Svizzera

Se l’animale è stato acquistato all’estero e lo si vuole portare in Svizzera, è obbligatorio passare attraverso un valico di confine occupato durante gli orari di apertura degli uffici della dogana svizzera e dichiarare personalmente il cane, il gatto o il furetto. Non è consentita la dichiarazione mediante cassetta delle dichiarazioni o l’applicazione QuickZoll. I collaboratori della dogana devono, infatti, poter controllare sul posto l’animale e i documenti necessari. Ciò vale anche per animali che vengono portati in Svizzera nell'ambito di un trasloco. In caso contrario si rischia una multa o problemi, ad esempio in occasione di un successivo rientro in Svizzera dopo un soggiorno all’estero per vacanze o in occasione di una visita dal veterinario.

Hund in Transportbox
Dichiarare il proprio animale al valico di confine al momento dell’entrata in Svizzera.
© clipdealer

2. Preparare tutti i documenti necessari per la dichiarazione doganale prima dell’entrata in Svizzera

Cani e gatti provenienti da UE, Islanda o Norvegia sono richiesti:

  • un passaporto per animali da compagnia valido;
  • dall'età di 12 settimane una vaccinazione antirabbica (effettuata almeno 21 giorni prima dell’entrata);
  • l’identificazione con un microchip, che deve essere impiantato prima della vaccinazione antirabbica. I tatuaggi sono riconosciuti, a condizione che siano stati applicati prima del 3 luglio 2011.

Per i cuccioli valgono disposizioni particolari:

  • I cuccioli sotto le 12 settimane di età possono entrare in Svizzera senza vaccinazione antirabbica. Tuttavia è necessario presentare un documento sul quale il proprietario attesta che dalla nascita l’animale non è stato in contatto con animali selvatici. Il summenzionato attestato non è necessario se il cucciolo è accompagnato dalla madre o dalla nutrice.
  • Nel caso di cuccioli aventi un’età compresa tra le 12 e le 16 settimane, si rinuncia al periodo d’attesa di 21 giorni dopo la vaccinazione anitrabbica, se si presenta l'attestato del proprietario.
  • I cuccioli fino a un’età di 56 giorni devono sempre essere accompagnati dalla loro madre o dalla nutrice.

All’atto dell’entrata o del rientro da Stati terzi attraverso gli aeroporti di Zurigo o Ginevra, le disposizioni possono differire a seconda del rischio di rabbia nel Paese di provenienza. Sul sito dell’USAV, alla rubrica «Aiuto online» relativa a cani, gatti e furetti è possibile consultare le disposizioni vigenti e i documenti necessari.

Se si arriva in Svizzera con un animale proveniente da un Paese terzo, è obbligatorio passare per il passaggio rosso della dogana. Se gli animali provenienti da Stati terzi non adempiono le condizioni di entrata o se mancano dei documenti, vengono affidati al servizio veterinario di confine nel settore relativo alle merci dell’aeroporto di Zurigo o di Ginevra al fine di eseguire ulteriori accertamenti. Le relative spese sono a carico del proprietario. Se si desidera entrare in Svizzera arrivando all’aeroporto di Basilea, è necessario informarsi per tempo se ciò è possibile con il proprio animale.

Attenzione: dal 1° gennaio 2021 anche per Gran Bretagna, Scozia e Galles valgono le stesse regole come per gli Stati terzi. L’Irlanda del Nord, invece, continua a essere trattata come un territorio UE. 

Katze auf Koffer
Se l’animale proviene da uno Stato non membro dell’UE, potrebbero essere necessari documenti e visite aggiuntivi.
© clipdealer

Si rammenta inoltre che prima di poter portare in Svizzera un cane dall’estero occorre essere registrati presso il proprio Comune quale detentore di cane. Entro 10 giorni dall’importazione in Svizzera, il cane deve essere portato da un veterinario che registra l’animale nella banca dati sui cani «Amicus».

3. Pagamento dell’IVA direttamente in dogana

Se il limite di franchigia secondo il valore di 300 franchi è superato, deve essere versata l’IVA del 8,1 per cento sull’intero valore. L’intero valore è formato dal prezzo d’acquisto al quale si aggiungono tutti i costi e le spese fino al confine svizzero (tasse di protezione, vaccinazioni, spese veterinarie, trasporto). Se non è possibile comprovare il valore mediante fatture o giustificativi o se le indicazioni sono dubbie, il personale doganale procede a una stima del valore dell’animale.

Si consiglia di informarsi presso l’esportatore o il venditore estero, se è possibile chiedere la restituzione di un’eventuale IVA estera.

Se si entra in Svizzera per vacanze o se dopo un breve soggiorno si ritorna all’estero, l’IVA non è dovuta.

Se l’animale viene introdotto in Svizzera nell’ambito di un trasloco è necessario il modulo 18.44 (Imposizione doganale delle masserizie di trasloco) debitamente compilato, che va presentato in ogni caso per altre merci importate. Le condizioni per l’importazione in franchigia di dazio di masserizie di trasloco si applicano anche agli animali.

4. In caso di soggiorno breve: informarsi sulle disposizioni in materia d’entrata

Gli animali che vengono fatti entrare in Svizzera o che escono dal nostro Paese temporaneamente per soggiorni brevi (vacanze, passeggiata, transito), in generale possono attraversare il confine senza formalità e senza dover pagare emolumenti. In ogni caso si consiglia di informarsi prima dell’ingresso in Svizzera presso l’USAV sulle condizioni d’importazione che l’animale deve soddisfare e sui documenti necessari. Inoltre è consigliabile informarsi anche sulle disposizioni valide all’estero. Utili informazioni sono disponibili nell’opuscolo «In viaggio – Informazioni importanti su animali, alimenti e souvenir» dell’USAV.

5. Non è consentito importare in Svizzera cani con coda od orecchie recise

L’importazione di cani con coda od orecchie recise è vietata in Svizzera. Le eccezioni concernono i traslochi e i soggiorni brevi (vedi punto «Cani con coda od orecchie recise: divieto d’importazione»).

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